Prendiamo spunto da un’indimenticabile canzone degli anni 80 per riassumere un rally circuito di Cremona dal sapore nuovo, strano, per molti certo, non gradevole.

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La gara è stata la “solita” gara. Ritorno allo svolgimento notturno. Ritorno alla gestione della p.s. “Vernasca”, leggermente allungata rispetto all’ultima tragica edizione del 2013.

Sul tema “gestione” però si apre un mondo parallelo.

Non è certamente facile scrivere qui e adesso una riflessione o un punto di vista che possa essere condiviso da tutti i commissari presenti nella notte di sabato 23 luglio.

Sicuramente ci siamo ritrovati in una dimensione di gestione prova, completamente diversa da quanto imparato e fatto in anni e anni di servizio. Una direzione gara, nuova e sconosciuta, che con un cocktail ad alto tasso alcolico di prepotenza, arroganza ed un pizzico di incompetenza, ci ha ubriacati per tutto lo svolgimento della gara.

Siamo stati relegati ad un insipido ruolo di “automi scimiottanti” (con tutto rispetto per i nostri amici primati), con il solo compito di comunicare chi entrava in prova e chi usciva. Subito redarguiti e rimproverati se si tentava di andare un pò oltre, cercando semplicemente di fare il nostro dovere…cercando di essere commissari di percorso….cercando di garantire la sicurezza del pubblico e dei piloti….tentando di far capire che anche noi abbiamo una testa ed un cuore…

E’ stato tutto inutile.

Anche le azioni più semplici venivano bloccate e annullate…basti pensare ad un semplice incidente con il commissario pronto ad esporre la bandiera gialla…subito interrogato dalla Direzione gara su che tipo di bandiera fosse stata esposta (………..??…………) e l’ordine perentorio di ritirarla e di posizionare, al suo posto,  il triangolo d’emergenza, in dotazione sull’auto da corsa, a mt 70 dal luogo del fermo macchina…….

E non dimentichiamo quella strada in ingresso prova,  completamente ostruita dalle auto del pubblico. Certo, io non ci vedrei niente di strano, se non fosse che quella strada è segnalata come percorso di evacuazione per i mezzi di soccorso. Al commissario che supplicava l’intervento delle forze dell’ordine, veniva risposto semplicemente di “non rompere”  in quanto se le forze dell’ordine erano assenti, il motivo era logico: avranno avuto altre faccende più urgenti da sbrigare…

E se poi fosse successo qualcosa?…e se poi un’autoambulanza fosse dovuta intervenire e lì non poteva uscire?…..

Preferiamo fermarci qui. Preferiamo lasciare a chi era presente, un suo punto di vista su questa nuova esperienza.

Certamente è andato tutto bene (per fortuna). E forse, alla fine, quel che conta, è proprio questo.

 


Commenti

2 Commenti

  1. Gianni Pedersoli il 26 luglio, 2016 17:32

    Ho voluto volontariamente aspettare qualche giorno prima di scrivere le mie impressioni sull’ultimo Rally in cui abbiamo fatto servizio.
    Anche se sono trascorsi dei giorni, il senso di smarrimento, delusione e rabbia non riesco a cancellarli.
    Smarrimento, perchè vedere una Ps gestita da una persona in D.G.,distante molti km. dalla ps. e per di più con scarsissime competenze e nozioni di rally, apre tutto un mondo di riflessioni
    Rabbia, perchè dopo oltre 30 anni di servizi come commissario e Capo Prova, in tutti i settori dello sport automobilistico; sentire certe disposizioni (ordini!!), senza poter minimamente dialogare per poter chiarire le motivazioni, ti fa solo sentire inutile ed impotente.
    Delusione perchè, come scritto sopra, dopo tantissimi anni passati sui campi di gara , accumulando esperienze (anche se è pur vero che non si finisce mai di imparare), quando si ha a che fare con persone arroganti e prepotenti e che non considerano minimamente l’operato dei commissari (nè tantomeno il loro reale valore) su un Prova Speciale, la delusione è tantissima.
    Per quanto concerne la gara, che dopo parecchi anni è tornata in notturna, il ritrovare lo ” zoccolo duro dei commissari” è stato piacevole.
    I tre passaggi che ci hanno visto interessati, benchè costellati da incidenti non gravi, o da ritiri per guasti meccanici, grazie all’esperienza e di una buona iniziativa personale da parte dei ragazzi, sono sempre stati portati a termine.
    Una nota di merito al Capo prova. Visto l’impegno, non indifferente in una gara notturna, ha saputo mantenere una concentrazione ed un controllo emotivo non indifferente; sopratutto in considerazione di tutte le intromissioni dittatoriali da parte della D.G.
    Alla fine, quando ci siamo ritrovati per i saluti, ho visto sul volto di tutti, non la stanchezza di una notte insonne, ma una profonda delusione per come sono andate le cose.
    Anche quest’esperienza va ad aggiungersi alle altre. Personalmente mi rimane un insegnamento in più.
    Alla prossima gara, prima di dare la mia adesione, mi informerò con chi avremo a che fare, nel nome mio e dell’associazione che oggi presiedo.
    Non dobbiamo dimenticarci che, per noi commissari, è fondamentale avere la libertà di operare per garantire a chi corre, di poterlo fare nella massima sicurezza, oltre ad essere in sicurezza noi stessi.
    Spero di vedere scritte su questo sito altre impressioni.
    In attesa, saluti a tutti
    Gianni Peder

  2. gianni il 27 luglio, 2016 19:49

    Mi è dispiaciuto molto non essere stato della partita a questo rally . Ma forse leggendo queste righe credo sia stato meglio . Dover subire senza poter discutere e vedere in qualche modo azzerata l esperienza di anni di servizio e di gestione di prove ben piu lunghe e certamente più complesse lascia davvero l amaro in bocca . Appoggio a pieno il pensiero del nostro presidente . Prima di andare a gestire delle prove fuori casa sarà meglio informarsi e se è il caso lasciare a altri volenterosi a cui piace rischiare .( ce ne sono in giro a bizzeffe di gente che vuole prendersi questi onori ) Si perche secondo me si rischia in questo modo . La cosa buffa è che organizzano corsi ripassi e cose varie . Noi che ci sobbarchiamo km in macchina per parteciparvi e poi ….ecco i risultati . Qui c’e da meditare .

    Un saluto a Tutti
    Gianni Sparapan

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